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Strade di coraggio – 19/10/2014

Sessantamila piedi che marciano sulle strade d’Italia non sono pochi. Come non sono poche sessantamila mani che si sporcano e lavorano con coraggio a servizio di Dio e dell’Italia, per costruire un futuro fondato su valori cristiani e civili, e non sul precariato morale.
Futuro. In questi tempi difficili se ne parla il più delle volte con pessimismo, a volte non se ne parla nemmeno. Costruire il futuro significa essere creativi, essere energici, saper trovare soluzioni ai problemi, ma significa soprattutto crescere. E crescere significa accettare le sfide che la Vita ci pone innanzi.
La sfida che i Capi, i rover e le scolte dell’Agesci, a cui ci onoriamo di appartenere, hanno accolto prima nelle venti regioni italiane e poi a San Rossore, è stata quella di avere coraggio: di liberare il futuro, di essere Chiesa, di amare, di farsi ultimi, di essere cittadini. Cinque “Strade di coraggio” che si sono spontaneamente ramificate in mille e mille “sentieri di coraggio”, ognuno percorso da un Clan italiano.
Ma cosa sono queste “Strade di Coraggio”? O sarebbe meglio chiedersi prima cos’è il “coraggio”? Può sembrare una parola come tante altre. In realtà ha un significato profondo, che va oltre il semplice “non avere paura”: significa agire nel bene malgrado il rischio. L’uomo coraggioso ha paura, ma compie ciò che gli viene suggerito dal cuore, nonostante il timore, nonostante il giudizio popolare, nonostante il pericolo di sbagliare. L’uomo coraggioso è un uomo cosciente. E lo Scout è tutto meno che incosciente. Avere coraggio significa avere “cuore”, fare “col cuore”, parlare “col cuore”, ragionare “col cuore”. Come nel corpo umano il cuore è il motore delle membra, per noi il coraggio è il motore delle nostre azioni, delle nostre scelte, della nostra vita. Per noi rover e scolte d’Italia avere Coraggio significa seguire Cristo, sempre e in ogni occasione, secondo il Suo esempio e la Sua Parola.

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Diario della route – 05/08/2014

05/08/2014: E’ stato un momento importante per i clan di Cisterna 2, Castel SGiovanni 1, Vicenza 14, Messina 14: una sessantina di scout divisi in quattro
pattuglie, dopo aver eletto democraticamente l’alfiere, hanno lasciato il segno
del loro passaggio presso l’abbazia di Fossanova (LT). No, non hanno rotto
niente e neanche fatto baldoria; d’ora in poi chi si recherà a Fossanova sarà
colpito da una modesta targhetta in legno con su scritto: “Il coraggio di
incontrarsi per il cambiamento”, che rappresenta ciò che più hanno
imparato questi ragazzi camminando insieme per i sentieri del Lazio e sulle
strade del coraggio a loro affidate da Nostro Signore.
Essi si augurano che chiunque in futuro leggerà la targhetta, pur non
conoscendo il contesto in cui si è sviluppata, possa capire, come questi
ragazzi e ragazze hanno già fatto, che al fine di cambiare le menti e le
situazioni è necessario venirsi incontro, non solo fisicamente.

Intervista all’alfiere del Clan di formazione – 05/08/2014

Abbiamo deciso di intervistare Andrea Sirocchi, classe 1994, del clan Hale-Bopp del Cisterna 2, eletto il 5 agosto come alfiere del Clan di formazione 094. Egli si dimostra da subito disponibile e professionale, rispondendo con cortesia alle domande, ovvero:

Caro Andrea, hai raggiunto una percentuale di voti di circa il settanta per cento: ti aspettavi un tale risultato?

No, soprattutto per la qualità degli avversari.

Quali tue qualità  e capacità  hai intenzione di mettere a servizio della
redazione della Carta del Coraggio nazionale, oltre alla vastissima erudizione
che ti contraddistingue?

No, esagerato!
La capacità di essere portavoce di tutto il clan e il mio entusiasmo nel
servizio.

Sei contento di essere stato eletto alfiere del nostro clan di formazione?

Si: comprendo che si tratta di un servizio di un certo spessore, ma farà del
mio meglio per portare il mio contributo a San Rossore. Fa pure rima! (Ride)

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Diario della route 04/08/2014

04 agosto: oggi è stato un giorno importante per il nostro Clan di formazione: E’ stata discussa, commentata, studiata e infine scritta la nostra carta del Coraggio. Circa 60 rover e scolte nel pomeriggio hanno lavorato, divisi in quattro pattuglie, al fine di dare anch’essi, insieme alle altre trenta migliaia di scout che come loro vivono in questi giorni la Route nazionale, il segnale che lo scautismo è veramente una ricchezza per l’Italia: termini come coraggio, cittadinanza, fede, cambiamenti, non sono per noi solo parole utopistiche, ma rappresentano l’ impegno di giovani che davvero vogliono mettersi al servizio di Dio e della Chiesa, dell’Europa e dell’Italia. Sarà pronto il nostro Paese ad accogliere le nostre proposte?

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Diario della route – 02/08/2014

02 agosto: nel pomeriggio il Clan di formazione Cisterna 2 – Messina 14 – Castel S. Giovanni 1 – Vicenza 14 ha visitato il parco archeologico-naturalistico Giardino di Ninfa (LT); un giardino romantico definito fra i più belli del mondo. Anticamente tenuta della famiglia Caetani e quindi anche del papa Bonifacio VIII, il sito di Ninfa ospitava una importante città di rilevante importanza strategica, resa magnifica dalle imponenti chiese edificate dai papi che ne detennero la proprietà.
Essi abbellirono ulteriormente Ninfa con piante fra le più svariate provenienti da tutto il mondo. E’ possibile quindi camminare in questo splendido sito del Lazio facendo un viaggio fra la storia, l’arte e la natura. E poi c’è chi dice che l’Italia non abbia risorse…….

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Diario della route – 01/08/2014

ore 8:00: dopo un lungo viaggio in treno durato una notte intera, i rover e le scolte del Clan “Faos” Me 14 si apprestano a compiere i primi passi della Route nazionale, evento tanto atteso quanto
faticato: il gruppo si è preparato per due anni con molti autofinanziamenti per rendere concreto il progetto della Route e del Capitolo nazionali, a cui ha contribuito con il sentiero di Coraggio Cambia-menti, inserito nella Strada di Coraggio “Essere cittadini”. I primi passi della Route di questo giovane Clan si muovono su suolo romano, e la Strada ci conduce verso “Acisjf” (Associazione Cattolica Italiana al servizio delle giovani
donne), le cui responsabili ci ospitano gentilmente per la mattinata. Dopo la colazione offerta dall’Acisjf ci spostiamo per le vie dell’Urbe: visitiamo Piazza San Pietro, il Colosseo, via dei Fori imperiali e il Vittoriano.
L’escursione per la Città Eterna, seppur celere e parziale, ci ha ricordato che Paese abbiamo la fortuna di abitare. L’incontro con l’Acisjf e gli incontri che la Strada ci pone innanzi

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